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Andrea Corazza, nato il 12 febbraio 2001, è un giovane regista e sceneggiatore vincitore di 16 premi internazionali di cinema con più di 60 selezioni nel mondo. Laureato in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo e ora studia Communication Strategies presso l'Università degli Studi di Padova. È allievo del Maestro Oliviero Toscani che gli ha trasmesso la passione per l'immagine sociale. Il suo primo lavoro è stato un documentario (Echi sommessi di una guerra vicina) con il quale ha vinto due festival del cinema internazionali, raccontando tre testimonianze della Guerra in Bosnia Erzegovina. Nel 2020 ha realizzato We have no colors che ha riscosso molto successo a livello globale. È stato presentato in tutti i continenti andando in diretta nazionale negli Stati Uniti, raggiungendo milioni di persone. Ha vinto 5 festival del cinema (Londra, Roma, Dubrovnik, Richmond, Miami). Nel 2019 ha iniziato a scrivere la sceneggiatura per The Line of Life. Quest'ultimo è un progetto che affronta il tema del cancro in età pediatrica e tutto il ricavato andrà in beneficenza alla Fondazione Città della Speranza. Tra i sostenitori del progetto vi sono il prof. Andrea Crisanti, la Croce Rossa Italiana, il FAI. Il Comune di Noale, il Comune di Padova e la Regione del Veneto patrocinano The Line of Life. L’opera è stata inclusa nel progetto CittàSane promosso dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Il film è stato girato nelle città di Padova, Noale e Vicenza. Tra i luoghi protagonisti del cortometraggio vi sono Villa Almerico Capra, facente parte del patrimonio dell'Unesco dal 1994, e Villa dei Vescovi, dichiarata monumento nazionale di proprietà del FAI dal 2005. Con Make a Wish, cortometraggio che affronta la tematica della guerra, ha superato l’oceano Atlantico ed è arrivato a Miami vincendo il premio Creators For Change Award. È stato presentato in anteprima mondiale presso la 79. Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Inoltre è stato tra i candidati per il premio della Pace delle Nazioni Unite allo United For Peace Film Festival di Nagasaki. Il suo più grande sogno è quello di trasmettere un messaggio alle persone che visionano il suo lavoro, continuando a trattare temi di carattere sociale.

 

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